La storia di Vito: l'ambulante che "costringe" i baresi a comprare i fazzoletti
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giovedì 24 gennaio 2019
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di Mattia Petrosino
Stiamo parlando del 43enne Vito (nella foto), un giovane che in molti definiscono “schizzato” per via del suo muoversi frettolosamente e impazientemente tra le auto ferme al rosso alla ricerca spasmodica di un acquirente. Lo si può trovare prevalentemente a due incroci situati tra i rioni Picone e Poggiofranco: quello tra viale Papa Giovanni XIII e viale Orazio Flacco, oppure qualche metro più avanti tra via Papa Pio XII e via Pansini. Ed è proprio qui che l’abbiamo incontrato venerdì mattina.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Quando arriviamo sono le 10.30 e l’ambulante è già al lavoro da due ore. Sta bussando a tutti i finestrini delle macchine “chiedendo” agli autisti se vogliono dei fazzoletti. Usiamo le virgolette perché lui più che chiedere impone. Spesso dopo aver riempito di parolacce chi si rifiuta di comprare è capace anche di gettare il pacco di kleenex all’interno dell’auto, andando così a “sfidare” il malcapitato di turno.
«Molte volte è stato picchiato a causa della sua insistenza - ci riferisce Mino, il gestore di un bar situato nelle vicinanze -. La sua famiglia è disagiata, è soprannominata “il buco”. Anche suo padre distribuisce i fazzoletti agli angoli e il fratello invece è per strada a vendere meloni».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma il semaforo nel frattempo è diventato verde e possiamo quindi avvicinarci a Vito, in quel momento intento ad accendersi l’ennesima sigaretta. «Faccio questo lavoro da sempre e lo faccio perché non c’è altro in giro», ci dice mentre osserva l’incrocio in attesa che scatti l’arancione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ed eccolo in men che non si dica correre di nuovo in strada, gridando e agitando confezioni di kleenex, per poi dirigersi dal papà situato all’altro angolo per fare rifornimento di altri fazzoletti.
Quando torna è sorridente e più disposto a parlarci. «Sono del Libertà – afferma – quartiere da cui arrivo ogni giorno in bicicletta. Il pomeriggio però me ne torno a casa, perché non passano tante macchine dopo le 14. Non sono caro: vendo una confezione a un euro e riesco a guadagnare circa 30 euro al giorno». Gli chiediamo come mai abbia le mani piene di tagli. «È a causa del freddo – ci risponde -. D’inverno è dura stare fuori, la pelle si spacca».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il semaforo però è di nuovo rosso: l'ambulante ci saluta, ci invita a uscire una sera con lui e scappa. E proprio in quel momento una signora lo chiama per acquistare un pacco di fazzoletti. Così Vito, contentissimo, ne prende tre e glieli lancia direttamente in macchina. È il suo modo per ringraziare.
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Scritto da
Mattia Petrosino
Mattia Petrosino
I commenti
- Carmela - Bravissima! Hai descitto appieno il personaggio che vedo ogni giorno!
- Patrizia - Ma per piacere. Un giorno ho visto coi miei occhi una scena per cui l'avrei menato volentieri. Era in centro in bici, adocchiò una vecchietta, le andò incontro pedalando a tutta velocità e la scartò all'ultimo secondo, volontariamente. La vecchietta perse l'equilibrio, lui scappò facendosi una risata. No comment.
- Cesare - Ricordo perfettamente una delle mie prime volte a bari...praticamente è estorsione, non capisco come mai sia ancora in giro...e cmq vi assicuro che non li vende a un euro a pacco e soprattutto non guadagna 30€ al giorno.
- Antonio Plus Schiavone - la cosa scandalosa è chè proprio all'incrocio dove lui "lavora" cè il gabbiotto dei vigili. che si fa in questo caso? si va dai carabinieri e si denunciano i vigili consenzienti? ( io abito li ed è una cosa quotidiana...